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Missioni Mariane Anno 2015

Il Santuario > Madonna Pellegrina > Anni 2010/2019

"2015" La Regina di Pompei si reca a
Terni - Amelia - Narni (TR)

14-18 Gennaio 2015 - Cattedrale di: "Santa Maria Assunta" a Terni, Cattedrale di "Santa Fermina" ad Amelia, Cattedrale di "San Giovenale" a Narni -  Parroco: "Mons. Carlo Romani"
Dal 14 al 18 gennaio, l’Icona pellegrina della Vergine Santissima è stata accolta dai devoti di terni, Amelia e Narni. Cinque giorni di preghiera e riflessione alla luce dell’esperienza di un figlio di questa terra, un giovane operaio che nonostante la sofferenza fisica, dedicò la sua breve vita all’apostolato degli ammalati.
Proseguono senza sosta i viaggi della Missione Mariana del Rosario di Pompei. I pellegrinaggi dell’Icona della Vergine, portata in tutta Italia e nel mondo dall’équipe missionaria del santuario mariano, guidata da Mons. Francesco Paolo Soprano, continuano l’apostolato e l’impegno di evangelizzazione iniziati negli anni ’50.
Nel suo ultimo viaggio, affrontato dal 14 al 18 gennaio, l’Icona Pellegrina è approdata in Umbria,
dove ha visitato le città e le chiese principali della Diocesi di Terni-Narni-Amelia. L’evento, promosso dalla diocesi umbra, dall’Unitalsi locale e dal centro Volontari della Sofferenza, è stato organizzato in occasione delle celebrazioni in onore del venerabile Giunio Tinarelli, per il 59° anniversario della sua morte, avvenuta il 14 gennaio 1956. La devozione alla Vergine ha avuto, infatti, un ruolo privilegiato nella spiritualità del Tinarelli, il quale trovava il suo paradiso nel fare visita ai santuari mariani.
Questa volta, è stata la Madonna ad andare a trovare Giunio e la Missione è stata caratterizzata proprio da momenti di preghiera e di riflessione alla luce dell’esperienza di vita del venerabile, giovane operaio delle acciaierie ternane che, seppur segnato da enormi sofferenze fisiche, ha dedicato la sua breve esistenza all’apostolato con gli ammalati, ridando vita inoltre, nel 1948, alla sottosezione Unitalsi di terni.
Terni
Prima tappa della Missione è stata la città di terni. Qui, l’Icona Pellegrina è stata accolta, in mattinata, presso il Convento delle Clarisse di Colleluna. Nel pomeriggio, a darle il benvenuto sono stati il Vescovo. Giuseppe Piemontese, e il Sindaco, Leopoldo Di Girolamo. "Con fede, amore e devozione – ha detto il Pastore della diocesi umbra – diamo il benvenuto a Maria Santissima e ci disponiamo a trascorrere qualche giorno in compagnia prolungata con la Madre del Signore e Madre nostra, che viene a visitare la nostra città e la nostra diocesi in un momento particolarmente critico per la società, per la Chiesa, per l’umanità e per le singole famiglie". Poi, con lo sguardo rivolto all’immagine della Vergine di Pompei, in cui tiene in braccio Gesù e insieme consegnano la corona del Rosario a San Domenico e Santa Caterina da Siena, quale strumento di evangelizzazione, di pace interiore e di rinnovamento civile, sociale e ecclesiale.
Le ha chiesto "la guarigione fisica ed interiore dei mali che affliggono l’umanità e il segreto per dare senso alla sofferenza esistenziale ed ineliminabile", anche alla luce dell’esperienza di vita del venerabile Tinarelli, modello di fede e speranza nella sofferenza e fulcro dei momenti di riflessione di questa Missione.
Subito dopo, l’Icona Pellegrina è stata portata in processione per le vie del centro e, poi, in Cattedrale, dove, a Mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo di Pompei, sono state consegnate le chiavi della città. In Cattedrale, è stato celebrato il primo momento di preghiera della Missione, presieduto proprio dal Pastore della Chiesa pompeiana.
L’Arcivescovo, citando l’episodio del Vangelo di Luca, in cui si narra di Maria incinta che, appena saputo della gravidanza della cugina Elisabetta va a trovarla per porgerle il suo aiuto, nonostante la sua delicata condizione fisica, ha spronato i presenti a "muoversi per andare incontro al fratello nel bisogno, senza pensare alle difficoltà che si possono incontrare, o farsi fermare dai propri limiti fisici o psicologici".
Particolarmente significativa è stata, il giorno seguente, giovedì 15, la visita al carcere di Terni.
Come una mamma va a trovare i suoi figli in difficoltà, così la Madonna ha oltrepassato le sbarre della Casa Circondariale dove a parlare, questa volta, sono stati gli occhi dei detenuti. Nel campo sportivo interno alla struttura, dove è stata posta l’Icona, si sono ritrovati i pensieri, le speranze e le preghiere dei carcerati che Le hanno chiesto la forza di portare avanti la vita in questo luogo di sofferenza e di pena.
Di fronte al Quadro, tante le cose da dirle, tanti i problemi da presentare e tanti i parenti da raccomandare ma, soprattutto, il desiderio e il bisogno di essere consolati e confortati. I detenuti, assieme agli agenti di polizia penitenziaria, al direttore Chiara Pellegrini e ad alcuni assistenti, hanno partecipato alla recita del santo Rosario, guidata dal cappellano, Padre Rino Morelli, e dai sacerdoti del clero pompeiano che hanno guidato la Missione.
Il Quadro ha, poi, proseguito il suo cammino verso le acciaierie di Terni, luogo legato al venerabile Tinarelli, che lì aveva lavorato per alcuni anni, prima che la malattia lo immobilizzasse.
Amelia
Il viaggio dell’équipe missionaria attraverso le città e i luoghi più significativi della Diocesi umbra non poteva non toccare anche la città di Amelia. Il comune amerino, infatti, è profondamente legato a quello vesuviano. Entrambi definiti "città di Maria", godono della speciale protezione della Madonna. L’uno perché nato dalla fervente volontà di un uomo, il Beato Bartolo Longo, al quale la Vergine del Rosario aveva indicato la strada della salvezza attraverso la propagazione della preghiera mariana, l’altro perché miracolosamente risparmiato, per intercessione di Maria, dal terremoto del 1703 che sconvolse l’Italia centrale.
Gli abitanti della città umbra attribuirono, infatti, questa grazia alla protezione della Madonna,
tanto da volerne perpetuare il ricordo con un’iscrizione sopra l’arco della porta principale di Amelia: "Civitas Mariae Virginis in nomine Jesus a terremoto liberata A.D. MDCCIII".
Ma assai lunga e profonda è anche la storia del legame che ha portato alla nascita, a Pompei, di una sede della Comunità Incontro per il recupero dei Tossicodipendenti, fondata da Don Pierino Gelmini. Il compianto prete di Amelia, molto devoto della Vergine del Rosario, volle che una delle sue Case si trovasse proprio nella città mariana. Dunque, tra le tappe della visita al comune amerino, anche Molino Silla, casa madre e centro direttivo della Comunità Incontro.
Ad Amelia, l’Icona è giunta nel pomeriggio del 15 gennaio. Accolta presso il Monastero benedettino di San Magno, ha, poi, ricevuto, nella piazza principale, il benvenuto delle autorità civili e militari e del gruppo sbandieratori di Amelia. Infine, ha salutato i degenti dell’ospedale cittadino e le comunità parrocchiali delle chiese "San Massimiliano Kolbe" e "San Francesco". Proprio dalla parrocchia "San Francesco", il mattino successivo, il Quadro si è messo in cammino verso Molino Silla.
La visita della Vergine di Pompei ha suscitato grande speranza nei giovani della Comunità. Provati dal difficile percorso di disintossicazione, oltre che dalla solitudine e dall’emarginazione che spesso si sono trovati ad affrontare, i "figli dell’amore", come Don Gelmini amava definirli, hanno accolto con grande entusiasmo il Quadro della Madonna.
Guardare il Suo volto pieno di tenerezza e di amore, quello di una mamma che tutto comprende e tutto perdona, li ha pervasi di gioia. E cariche di amore sono state anche le loro preghiere. Commuovente, prima della partenza della Missione, l’aver portato a spalla l’Icona della Vergine del Rosario sulla tomba di Don Gelmini, dove, a mezzogiorno, hanno pregato per lui recitando la Supplica.
Narni
A Narni, L’Icona è giunta nel pomeriggio. I primi a ricevere la visita della Madonna e una speciale benedizione sono stati i degenti dell’ospedale cittadino. Poi, il Quadro ha raggiunto la Cattedrale, dove è rimasto fino al mattino successivo. Anche qui diversi i momenti di preghiera che hanno visto intrecciarsi la devozione alla Madonna di Pompei con quella al venerabile Tinarelli.
L’Icona ha fatto poi ritorno a Terni, dove si è conclusa la Missione. Culmine di Quest’ultima giornata, la Santa Messa celebrata da Mons. Giuseppe Piemontese in ricordo del venerabile. "Dovremmo valorizzare di più questo modello di cittadino – ha detto il Pastore della Diocesi umbra – figlio della nostra terra che ha dato conforto e speranza a molti di noi. Dovremmo pregare per chiedere il miracolo che può portare al riconoscimento ecclesiale della sua santità e l’elevazione a Beato".
Infine, nel salutare l’équipe missionaria e ringraziarla di questo pellegrinaggio, ha esortato la comunità a pregare sempre la Madonna.
"Maria – ha, infatti ricordato – è venuta per ravvivare e ringiovanire la nostra fede in Dio. A noi sta accogliere il Suo dono e ravvivare la speranza".
(Autore: Marida D’Amora)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Frattamaggiore (NA)

04-08 Febbraio 2015 - Parrocchia: "Maria Santissima Assunta" Parroco: "Mons. Angelo Crispino"

(Autore: Sandra Franceschi)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Viagrande (CT)

22-25 Febbraio 2015 - Parrocchia: "Santa Maria Dell'Idria" Parroco: "Padre Alfio Bonanno"

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Caltagirone (CT)

Dal 25 Febbraio al 01 Marzo 2015 - Parrocchia: "Maria Santissima Del Ponte" Rettore: "Don Francesco di Stefano"

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Taranto

07-11 Marzo 2015 - Parrocchia: "Madonna Della Fiducia" Parroco: "Don Francesco Bonfrate"
Taranto sotto il manto di Maria Santissima
L'iniziativa è nata dal desiderio di stringerci come famiglia attorno a Maria e porre le nostre vite sotto il Suo manto. A Lei, immacolata e benedetta tra le donne, ci siamo affidati e abbiamo implorato la supplica di insegnarci a vivere da veri cristiani, seguendo le orme del suo unigenito Figlio.
Ci siamo rivolti a lei con la preghiera del Santo Rosario, che ci auguriamo entri nelle abitudini quotidiane di ogni fedele e delle loro famiglie".
Con queste parole Don Franco Bonfrate, parroco della chiesa intitolata alla Madonna della Fiducia, a Taranto, ha spiegato i motivi per cui ha voluto l’Icona pellegrina della Beata Vergine di Pompei fosse accolta dalla sua comunità.
Il Quadro venerato è arrivato in città nel pomeriggio del 7 marzo, Maria è stata accolta in piazza Sicilia dalla fanfara della Marina Militare, diretta dal primo maresciallo luogotenente e maestro Saverio Cataldo Mele, e da migliaia di tarantini, che l’hanno accompagnata in processione verso la chiesa attraversando Via Liguria, via Puglie, via Lucania e via Emilia.
Il corteo religioso non ha avuto solo un significato devozionale. Ovunque vada, la Madonna attraversa le città e, con il suo passaggio, fatto di silenzio e di parole mute che toccano l’intimo delle persone, chiama tutti alla conversione, ad una vita di fede, alla gioia. Chiama tutti, anche
coloro che sono lontani e, magari, non entrano in chiesa da anni. Chiama soprattutto loro. La Madonna pellegrina è rimasta a Taranto per cinque giorni, fino all’11 marzo.
Tanti gli appuntamenti legati alla sua permanenza, che i fedeli pugliesi hanno sentito come una benedizione.
L’Eucarestia è stata posta al centro delle giornate.
Le Sante Messe serali sono state celebrate dal Vescovo di Trapani, Monsignor Pietro Maria Fragnelli; dall’Arcivescovo di Matera, Monsignor Salvatore Ligorio; da Monsignor Francesco Paolo Soprano, responsabile dell’Ufficio per la missione mariana del Rosario; dal Vicario Generale dell’arcidiocesi di Taranto, Monsignor Alessandro Greco; dall’Arcivescovo di Taranto, Mons. Filippo Santoro, col nostro Arcivescovo Mons. Tommaso Caputo.
Si è pregato in particolare per i giovani, per le mamme e per le partorienti, per gli ammalati, per gli anziani, per i religiosi nell’anno dedicato alla vita consacrata. Ogni giorno è stato recitato il Santo Rosario e la Supplica alla Beata Vergine di Pompei, salutata ogni mattina con il "Buongiorno a Maria" e le lodi.
Tra i momenti più sentiti la fiaccolata del 9 marzo animata dagli ammalati, assistiti dagli associati dell’UNITALSI e del centro volontari della sofferenza. Nello stesso giorno, la traslazione del
Quadro nella casa di riposo San Giuseppe in corso Italia. Ammalati e anziani sono i più cari a Dio perché simili a Cristo stesso crocifisso. Vengono alla mente le parole più volte pronunciate da Papa Francesco contro ogni cultura dello scarto.
I frutti di una visita non sono immediatamente visibili, ma ogni volta che Maria visita una città, appare evidente un risveglio della fede nel popolo.
Ancora il parroco Don Franco ha spiegato: "Sono stati cinque giorni di grazia per la nostra comunità e per i fedeli tutti della nostra arcidiocesi, vi invitiamo a farvi messaggeri della venuta di Maria in mezzo a noi".
A chi ha visto l’Immagine cara della Madonna, a chi ha pregato in sua presenza, a chi ha partecipato all’Eucarestia "insieme a lei" spetta il compito di confermare, nella vita quotidiana, la propria fede, il proprio "essere di Maria". Spetta, insomma, il dovere della testimonianza e dell’annuncuio.

(Autore: Michele Cantisani)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Martina Franca (TA)

11-15 Marzo 2015 - Parrocchia: "San Francesco d'Assisi e Santuario Cristo Spirante" Parroco: "Don Luigi De Giorgio"
La Madonna Pellegrina è stata accolta nella città pugliese che quest’anno celebra il 60° del Santuario del Cristo Spirante
Sessant’anni fa, nel 1955, la Chiesa di San Francesco d’Assisi a Martina Franca fu elevata a Santuario intitolato a Cristo Spirante.
In occasione dell’importante anniversario, la comunità, guidata dal parroco e vicario foraneo Don Luigi De Giorgio, ha accolto il Quadro della Madonna pellegrina custodendolo dall’11 al 15 marzo 2015.
Ad accompagnare Maria nella città pugliese è stato l’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, che l’11 marzo ha celebrato la Santa Messa nella chiesa che l’Ordine francescano dei conventuali fece erigere nel Settecento.
La visita della Madonna, un evento storico per Martina Franca, comune dalla profonda devozione mariana, è stata segnata da numerosi appuntamenti quotidiani: la celebrazione dell’Eucarestia, l’adorazione del Santissimo Sacramento, la recita del Santo Rosario e della Supplica alla Beata Vergine, l’apertura dei confessionali perché i fedeli potessero accostarsi al sacramento della Riconciliazione, il "buonanotte" filiale dato alla Madonna ogni sera.
Nel parlare della visita di Maria, l’intera comunità ha pubblicato un bel comunicato: "Non è stata una ricorrenza della parrocchia – si legge – ma una festa del Santuario, della città e quindi dell’intera comunità allargata anche ai territori dei comuni limitrofi.
È stata un’occasione più unica che rara di devozione verso due immagini, quella del Cristo Spirante e quella della Madonna del Rosario, tanto care alla devozione dei nostri cittadini, soprattutto nel
periodo quaresimale, in cui i martinesi, in massa e in continuo pellegrinare quotidiano, affollano il santuario martinese. Tutti coloro che cercano il Signore con cuore sincero hanno vissuto un tempo di vera grazia spirituale".
Domenica 15 marzo, la celebrazione conclusiva della visita è stata presieduta dall’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro, che ha anche guidato la recita della Supplica.
Gli eventi dedicati al sessantesimo anniversario dell’Istituzione del santuario di Cristo Spirante culmineranno l’ultima domenica di luglio con la solenne processione del simulacro per le vie cittadine di Martina Franca.

(A cura di: Francesco Paolo Soprano)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Gragnano (NA)

10-12 Aprile 2015 - Parrocchia: "Madonna delle Grazie" Parroco: "Don Vincenzo Rosanova"
La comunità di Gragnano guidata dalla Madonna celebra Cristo Risorto
Nella gioia dell’unico grande giorno pasquale, la comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie a Gragnano (NA), nella settimana dell’ottava di pasqua ha accolto la visita dell’Icona della Madonna di Pompei: dalla gioia del mattino di Pasqua alla felicità di sentirsi visitati dalla Madre del Risorto, per festeggiare il 40° anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale e dell’ordinazione sacerdotale del parroco, Don Vincenzo Rosanova.
Per la nostra comunità il 10.11 e 12 Aprile sono state vere giornate di grazia. Sotto lo sguardo premuroso di Maria abbiamo fatto nuovamente l’esperienza di sentirci amati da Dio Padre, non sempre si fa sentire vicino a quanti lo invocano. L’accoglienza festosa, organizzata grazie anche alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo "Staglie-Parco Imperiale", diretto dalla Dott.ssa Elena Cavaliere, è stato un momento veramente emozionante, durante il quale, tra i canti dei ragazzi e le parole del sindaco, Dott. Paolo Cimmino abbiamo scoperto come da sempre Pompei e Gragnano abbiano un legame inscindibile, dato non solo dalla vicinanza e dalla devozione che la nostra gente nutre nei confronti di questa bella immagine di Maria, ma anche dalla storia.
Nel 1875, infatti, Bartolo Longo chiese l’aiuto di alcuni sacerdoti della diocesi di Castellammare, tra cui anche un prete gragnanese, per iniziare una missione popolare nella Valle di Pompei.
Inoltre, nel 1928, anche Gragnano cedette una parte del suo territorio per la costruzione del nuovo Comune di Pompei.
Dopo l’accoglienza nella chiesa parrocchiale, c’è stata la celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare, Monsignor Francesco Alfano, che, durante l’omelia, più volte ha sottolineato la bellezza di ritrovarci come comunità a celebrare il Risorto lasciandoci guidare nella sua sequela dalla Madre.
Tra il susseguirsi di momenti di preghiera e di affidamento a Maria, particolarmente significativa la celebrazione eucaristica del mattino, con l’unzione degli infermi. Altro momento speciale, la veglia dei giovani, che, a conclusione di un’intensa giornata, hanno avuto l’opportunità di incontrarsi con Maria.
Guidati da Don Antonio Lazazzera, i giovani sono stati fortemente coinvolti nella recita del Rosario, preghiera che ci parla di Gesù e della sua vicinanza a noi. La missione si è conclusa nel
giorno del Signore, con la Messa dei ragazzi del Catechismo e le loro famiglie e, successivamente, con la Celebrazione presieduta da Monsignor Francesco Paolo Soprano, delegato per la missione mariana.
Guidati dal nostro parroco, abbiamo recitato la Supplica: con le sue parole antiche, ma sempre nuove, abbiamo affidato a Maria gli affanni e le gioie, chiedendo e aspettando da Lei, che si è fatta grembo del Creatore, "le sospirate grazie".
Grazie che sicuramente arriveranno abbondanti nella vita di ciascuno di noi che, in questi giorni, anche solo per un istante, ci siamo affidati nelle braccia "della più tenera fra le madri". Grazie che, con occhi limpidi e puri, riusciamo già a scorgere ogni giorno nella vita di ciascun credente chiamato ad essere insieme con Maria testimone del Risorto.

(Autore: Gianluigi Persico)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Chiaromonte (PZ)

15-19 Aprile 2015 – Chiesa Madre: "San Giovanni Battista" - Parroco: "Don Domenico Buglione"

Tutti uniti nella lode a Maria

Un’esperienza indimenticabile, Don Mimmo Buglione, parroco a Chiaromonte, ha definito così la visita della Madonna nel comune del potentino. L’Icona è stata accolta nel centro sinnico dal 15 al 19 aprile, ospitata nella chiesa madre di San Giovanni Battista. "Non riesco a trovare le parole adatte per descrivere quello che abbiamo vissuto e provato in questi giorni – ha continuato il parroco – abbiamo pregato la stessa preghiera e con la presenza di Maria è diventata una cosa naturale.
In questo i fedeli sono stati assidui e posso affermare che siamo stati davvero un cuor solo e un’anima sola e pertanto – ha concluso -  prego la Madonna affinché vegli su Chiaromonte e ci
accompagni nel nostro cammino come comunità".
La peregrinatio della Vergine di Pompei si è aperta con il solenne gesto della consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco Valentina Viola, seguito dalla santa Messa presieduta da Mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo-Prelato di Pompei.
"Questa sera si aggiunge una dose supplementare d’emozione – ha detto il Sindaco – è. Infatti, la prima ricorrenza mariana a cui partecipo in veste di primo cittadino, ma è anche l’occasione più solenne di confronto a cuore vivo di tutta la nostra comunità, proprio perché consumata sotto il manto accogliente della Beata Vergine del Rosario di Pompei. Oggi attraversiamo un momento così difficile da avere realmente perso ogni certezza materiale – ha sottolineato Viola – ma la nostra comunità è capace di grandi cose, come c’insegna la storia, anche camminando controvento.
La preghiera, che accoratamente rivolgo alla Madonna di Pompei – ha continuato -  è di sostenere noi attuali amministratori nella gestione della cosa pubblica, affinché il nostro operato sia mosso sempre dalla realizzazione del bene comune.
Così, nel consegnare alla Madre Santa le chiavi della città – ha concluso il Sindaco – invoco, per ognuna delle nostre famiglie e per ciascuno dei nostri figli, la sua protezione per le traversate che ci toccherà ancora percorrere, con l’augurio che, a partire da oggi, in noi tutti si rinforzi lo spirito di unione coadiuvati dalla preghiera e dalla fede".
Verso la Beata Vergine di Pompei, il popolo di Chiaromonte nutre una grande e crescente devozione. Negli ultimi anni, infatti, la preghiera del Rosario è diventata la preghiera che accompagna la vita di tante famiglie, inoltre, ogni anno, un bel gruppo di chiaromontesi si reca in
pellegrinaggio al Santuario in segno di una venerazione attestata anche dalla presenza di un ovale nella Chiesa madre, che riproduce fedelmente il quadro custodito a Pompei.
Durante i quattro giorni della missione, guidata dal delegato Mons. Francesco Paolo Soprano e da Don Rosario Pepe, la parrocchia di San Giovanni Battista è stata visitata da centinaia di fedeli, tantissimi giunti anche dai paesi limitrofi, i quali, insieme alla Mamma celeste, hanno vissuto fino in fondo un tempo di grazia particolare, scandito da numerosi momenti liturgici e di preghiera, in special modo alla recita del Santo Rosario.
Di notevole intensità sono stati i momenti che hanno caratterizzato la visita agli ammalati e agli anziani del posto, la benedizione dei Bambini e gli incontri con gli alunni delle scuole elementari, medie e con l’associazione Unitalsi "Giovani in cammino" sottosezione Tursi-Lagonegro.
Prima di ritornare a Pompei, l’équipe missionaria ha donato alla parrocchia l’immagine della Vergine Santissima e del Beato Bartolo Longo. Mons. Soprano è poi riuscito a strappare anche una promessa ai chiaromontesi, ossia di recitare il Santo Rosario di Pompei il 5 d’ogni mese.
(Autore: Egidia Bevilacqua)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Campi Bisenzio (FI)

10-14 Giugno 2015 - Parrocchia: "Sacro Cuore di Gesù" - Parroco: "Don Massimo Marretti"

Contemplare Dio per annunciare il Vangelo

La Madonna pellegrina è stata accolta nel popoloso comune della provincia di Firenze. Sono stati cinque giorni intensi di preghiera e riflessione vissuti mettendo al centro l’Eucarestia. Il 10 giugno la Messa è stata officiata dall’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo. Il 12 giugno è stata celebrata dall’Arcivescovo di Firenze, il Cardinale Giuseppe Betori, che ha esortato i presenti alla testimonianza di vita e alla missione evangelizzatrice.
Dal 10 al 14 giugno 2015, presso la Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Campi Bisenzio, in provincia e diocesi di Firenze, si è svolta la Missione Mariana del Rosario. In chiesa è stata ospitata l’Icona della Madonna Pellegrina, che, da oltre sessant’anni, da quando, cioè, è stata fondata la Missione Mariana, percorre in lungo e in largo l’Italia e varca i confini nazionali, portando ovunque il messaggio di Pompei.
La celebrazione di accoglienza, mercoledì 10 giugno, è stata presieduta dall’Arcivescovo-Prelato di Pompei, Mons. Tommaso Caputo, che, nell’omelia, ha ricordato la storia umana e spirituale del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario mariano. Giovedì 11 giugno, Don Francesco Saverio Bazzolfi ha celebrato la Messa del pomeriggio, proponendo una riflessione sul Regno di Dio, mentre dopo cena i ragazzi del catechismo hanno dato vita alla Via Lucis, per la quale si preparavano fin dai primi di maggio.
In una celebrazione gioiosa, presenti numerosi genitori, circa un centinaio di ragazzi hanno rappresentato scenicamente le narrazioni evangeliche dell’annuncio della Risurrezione, delle apparizioni pasquali di Gesù risorto e quelle degli Atti degli Apostoli relative alla Pentecoste. Venerdì 12 giugno, festa del Sacro Cuore di Gesù, a cui è dedicata la chiesa parrocchiale, l’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, ha presieduto un’affollatissima Messa, concelebrata dai sacerdoti del Vicariato di Campi.
Il Cardinale ha parlato della realtà del "cuore" nella Bibbia e ha esortato tutti alla testimonianza e all’annuncio del Vangelo, a partire dalla contemplazione dell’amore di Dio che il Cuore di Gesù
esprime e dona.
Al termine della celebrazione l’Arcivescovo ha premiato la squadra di calcio parrocchiale (classe 2001) che, domenica 7 giugno, ha vinto la Junio Tim Cup 2015 allo stadio Olimpico a Roma, e i piccoli (classe 2005) che hanno partecipato alle finali nazionali romane della Gazzetta Cup 2015, manifestazioni organizzate entrambe dal Centro Sportivo Italiano. Sabato 13 giugno Mons. Andrea Bellandi ha celebrato la Messa prefestiva delle 18.00 e presieduto la processione aux flambeaux della sera, che ha percorso alcune vie della parrocchia, in un clima di grande raccoglimento e preghiera.
Nell’omelia, Don Andrea, partendo dalle letture dell’undicesima domenica del tempo ordinario, ha invitato alla speranza e all’impegno dei credenti in Cristo nel mondo. Domenica 14 giugno, la Messa conclusiva è stata celebrata dal Parroco, Don Massimo Marretti, che ha anche presieduto la Supplica delle 12,00. Durante i giorni della Missione, moltissime persone si sono alternate in chiesa per la preghiera personale e comunitaria, oltre che per le confessioni.
Tutti gli operatori pastorali si sono resi disponibili per attendere alle varie incombenze: i due
cori, dei ragazzi e degli adulti, che hanno animato le celebrazioni principali: i catechisti, che hanno organizzato la Via Lucis; i gruppi di pulizia e gli addetti alla sorveglianza della chiesa; le cuoche, che hanno preparato i pasti per i missionari del Santuario di Pompei, i portantini del quadro della Vergine e i responsabili della sicurezza delle celebrazioni all’aperto.
Il parroco ha espresso il proprio ringraziamento alle associazioni cattoliche di Campi Bisenzio, intervenute alla processione del sabato sera; alle autorità civili e militari presenti in occasione della Messa dell’Arcivescovo; all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che ha reso ancor più solenni l’accoglienza del quadro della Madonna.
La Messa del Sacro Cuore e la processione mariana; nonché ai benefattori della parrocchia, che hanno contribuito a sostenere la manifestazione.

(Autore: Don Massimo Marretti)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Cava De'Tirreni (SA)

Dal 29 Luglio al 02 Agosto 2015 - Parrocchia: "Sant'Alfonso Maria de'Liguori" Parroco: "Don Gioacchino Lanzillo"
Sant'Alfonso abbraccia Maria
Una delle opere letterarie di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori ha come titolo "Le glorie di Maria", Il grande vescovo accompagnava il testo con queste parole: "A te poi mi rivolgo, o mia dolcissima Signora e Madre mia Maria: tu ben sai che dopo Gesù in te ho posto tutta la speranza della mia eterna salvezza; poiché tutto il mio bene, la mia conversione, la mia vocazione a lasciare il mondo, e tutte le altre grazie che ho ricevuto da Dio, tutte riconoscono che mi sono state date per mezzo tuo.
Tu già sai che per vederti amata da tutti, come tu meriti, e per renderti ancora qualche segno di
gratitudine per tanti benefici che mi hai concesso, ho cercato sempre di predicarti dappertutto, in pubblico e in privato, promuovendo in tutti la tua dolce e salutare devozione.
Io spero di seguitare a farlo sino all’ultimo respiro di vita che mi resta; ma vedo che per l’età avanzata e per la mia logora salute già si va avvicinando la fine del mio pellegrinaggio e la mia entrata nell’eternità".
Dal 29 luglio al 2 agosto, la parrocchia di Cava de’ Tirreni, intitolata a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e guidata dal parroco Don Gioacchino Lanzillo, ha accolto il Quadro della Madonna pellegrina. L’incontro di una Madre con un figlio caro, cui il Beato Bartolo Longo era devotissimo. Benedetto Croce lo definiva "il più santo dei napoletani e il più napoletano dei santi".
Ma anche l’incontro di una Madre con l’amata gente di Cava. A suggellare questo legame, al termine della celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Pompei, Mons. Tommaso Caputo, la consegna delle chiavi della città a Maria Santissima per le mani del sindaco di Cava, Vincenzo Servalli.
Tanti i momenti che hanno caratterizzato i cinque giorni di permanenza della missione a Cava, ma centralità assoluta hanno avuto la celebrazione quotidiana dell’Eucarestia e il sacramento della Riconciliazione. La missione si è conclusa il 2 agosto con la Messa presieduta dall’Arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, Mons. Orazio Soricelli, che ha anche guidato la recita della Supplica.

(Autore: Michele Cantisani)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Torre Annunziata (NA)

11-13 Settembre 2015 - Parrocchia: "S. Teresa di Gesù" Parroco: "Don Ciro Esposito"
Una carezza materna per la rinascita di Torre Annunziata
La parrocchia di Santa Teresa di Gesù in Torre Annunziata ha vissuto un’esperienza straordinaria, dall’11 al 13 settembre, ricevendo la visita della sacra immagine della Vergine del Rosario di Pompei.
Nei giorni precedenti i fedeli si sono preparati all’evento pregando con maggiore intensità per predisporre il proprio cuore ad accogliere l’effigie della Madonna.
Il quadro, giunto in piazza Ernesto Cesaro intorno alle 18 di venerdì 11, è stato accolto da tante
persone, guidate dal parroco Don Ciro Esposito, che ha fortemente voluto che si realizzasse questo avvenimento.
Dopo un lungo applauso di saluto tra tanta commozione, l’Icona è stata accompagnata in processione fino alla chiesa.
Il culto per la Vergine del Rosario è molto sentito nella città e spesso, individualmente o in gruppo, ci si reca al Santuario di Pompei per venerare e pregare l’amata nostra Madre. Questa volta si sono invertiti i ruoli: la Madre è venuta a trovare i propri figli con un atto di amore infinito.
Intensi sono stati questi giorni, colmi di eventi significativi che hanno toccato profondamente l’animo dei fedeli, accorsi numerosi anche da altre parrocchie e dai paesi limitrofi.
Sono stati dedicati momenti alla visita di alcuni neonati da parte delle suore missionarie, un sacerdote si è recato a portare una carezza da parte della Madonna agli infermi, altri sacerdoti si sono occupati delle confessioni, ma il tempo maggiore è stato dedicato alla recita del Santo Rosario mariano, animato dalle religiose domenicane, guidato dal direttore della missione mariana,
Monsignor Francesco Paolo Soprano, che ha spiegato ai fedeli lo spirito di tale preghiera. Sabato sera sono state protagoniste le famiglie che, dopo aver guidato la recita del Santo Rosario, hanno rinnovato le promesse di matrimonio.
La santa Messa del venerdì è stata presieduta da Monsignor Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei, la celebrazione del sabato da Monsignor Lucio Lemmo, Vescovo ausiliare di Napoli. Infine, la Messa solenne della domenica dal parroco, don Ciro Esposito. Sabato e domenica, alle 12, i fedeli hanno recitato la Supplica alla Vergine pregando per la rinascita di Torre di Torre Annunziata. Le omelie dei celebranti hanno proposto alcune parole su cui meditare: amore, accoglienza, fraternità e condivisione.
Tutte le funzioni sono state accompagnate dai canti mariani eseguiti magistralmente dal coro parrocchiale e dalle suore. Domenica, intorno alle 13, il quadro della Vergine, accompagnato per un tratto dai fedeli, ha lasciato la parrocchia per far ritorno a casa.
San Giovanni XXIII invitava a portare una carezza ai propri figli, non solo ad essi ma alle mogli, ai mariti, ai nonni, agli amici, al vicino, perché una carezza, un sorriso, una parola gentile, non costano nulla, ma fanno bene al cuore.
La partenza di Maria è avvenuta in un quadro di toccante commozione, segnato dalla nostalgia del distacco. Tutti hanno rivolto alla Beata Vergine il saluto: arrivederci Maria! Non dimenticarci.
(Autore: Leonilde Castelli)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Latina Scalo (LT)

16-20 Settembre 2015 - Parrocchia: "San Giuseppe Lavoratore" Parroco: "Don Giuseppe de Nardis"
La parrocchia di San Giuseppe come la casa di Sant'Elisabetta
Il 17 settembre, dopo un’attesa molto lunga, la Madonna di Pompei è stata accolta a Latina, nel parco dello Scalo intitolato a Don Vincenzo Faustinella, primo parroco della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, sorta grazie al suo lavoro di quarant’anni.
La prima giornata è stata vissuta nella centralità dell’Eucarestia, celebrata da Monsignor
Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei. Non a caso, tra le letture, è stata scelta quella della visita di Maria ad Elisabetta.
Nella liturgia il Presule ci ha permesso di entrare nel clima vero dell’incontro: nella visita della Vergine del Rosario alla nostra comunità, la parrocchia "ha preso il posto" di Elisabetta e ha ricevuto il dono di Maria, sempre lo stesso, ma sempre infinito: la pienezza dello Spirito. La Madonna ci ha portato all’incontro con il Signore. Al termine della funzione religiosa, i fedeli hanno assistito alla proiezione di un documentario, che li ha aiutati a conoscere meglio Pompei e la storia del Santuario. Molto partecipato è stato anche il rito conclusivo della giornata: la preghiera della Buonanotte a Maria.
Nei due giorni successivi la chiesa è stata invasa dalla gente di Latina, non solo della comunità di San Giuseppe.
Un continuo flusso di persone chiamate all’incontro con la Vergine del Santo Rosario. Tanti hanno a casa il quadro della Madonna, ma venire in chiesa, alla sua presenza, è un’esperienza straordinaria. Ma l’incontro con la Madre di Dio ha senso solo se ci conduce all’incontro personale e continuo con il Figlio. Lei è felice così. L’amore per Maria si vive nella quotidianità dell’esperienza di vita. Non a caso sono state rinnovate, nelle celebrazioni, le promesse
battesimali e matrimoniali. Occorre inoltre guardare sempre Cristo e la pratica della via Lucis, seguita dai parrocchiani, è servita proprio a ripercorrere il cammino di Gesù fino alla risurrezione.
Domenica 20 settembre, la missione si è conclusa con la Messa officiata dal Vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Monsignor Mariano Crociata. Il nostro Pastore ha anche partecipato alla recita del Santo Rosario e, a mezzogiorno, ha guidato la recita della supplica alla Madonna del Santo Rosario. La comunità ha poi accompagnato l’Icona pellegrina fino a via della Stazione. Il saluto di un rapporto che non si esaurisce.
"La visita è da restituire", ha detto Don Franco Soprano, il responsabile dell’Equipe missionaria, che prima di andare via ha donato alla comunità parrocchiale due immagini: quella della Vergine e quella di Bartolo Longo. I due quadri sono stati posti su un sostegno di legno e, nella Messa vespertina, i fedeli sono tornati in chiesa per venerarli.
La missione, per noi, comincia adesso. Dobbiamo impegnarci a non far disperdere questo fiume di grazie che Maria ha voluto donarci. È l’impegno che ognuno di noi, come singolo e come parte di una comunità orante, deve assumere. La visita di Maria si trasformerà così in grazia autentica.

(Autore: Don Giuseppe De Nardis)

"2015" La Regina di Pompei si reca a:
Civitavecchia-Tarquinia (Lazio)

14-21 Novembre 2015 - Diocesi: "Tarquinia-Civitavecchia" Sua Ecc.Monsignor: "Luigi Marrucci"
Migliaia di persone alla sorgente della Misericordia
"Maria madre, tempio e sorgente di Dio"" così il Vescovo Luigi Marrucci ha accolto l’immagine della Madonna del Rosario pellegrina nella chiesa di Civitavecchia-Tarquinia. Da sabato 14 novembre, l’Icona mariana è stata presente prima nel Duomo della città etrusca e successivamente, a partire dal 17 novembre, nella Cattedrale di Civitavecchia.
A turno, e suddivise per le due zone pastorali della diocesi, le parrocchie hanno visitato e pregato l’immagine con dei pellegrini che hanno coinvolto tutte le realtà presenti nella comunità: le classi del catechismo, i giovani, le famiglie, le religiose, le associazioni e i movimenti ecclesiali.
Giovedì 19 novembre è stato l’Arcivescovo Tommaso Caputo, Prelato di Pompei, a guidare il pellegrinaggio del presbiterio diocesano presiedendo la concelebrazione eucaristica e la consacrazione a Maria.
Il Presule ha ricordato il 140° anniversario dell’arrivo del quadro a Pompei, con migliaia di fedeli accorsi nel Santuario lo scorso 13 novembre, sottolineando l’attualità della testimonianza del Beato Bartolo Longo alla vigilia del Giubileo della Misericordia perché "ci ha mostrato come la preghiera del Santo Rosario ha fatto nascere una cittadella dell’amore e della carità".
Nella stessa liturgia, inoltre, l’amministrazione comunale di Civitavecchia ha "offerto" a Maria le chiavi della città.
Domenica 22 novembre, dopo la preghiera di supplica e la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Marrucci, il sacro quadro ha fatto ritorno nel Santuario campano.
"Abbiamo chiamato Maria fonte di salvezza – ha detto Monsignor Marrucci – perché è sorgente di Misericordia. Essa è anche Madre, il cui grembo ha dato vita alla salvezza del mondo generando il Verbo di Dio, fatto uomo nel suo seno.
Per questo il suo corpo è anche tempio. Infine Maria è sorgente, da lei sgorga l’acqua che è Cristo. Maria è il canale che porta a Gesù, e lui è la salvezza".
Nell’anno mariano diocesano che nella Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia si concluderà con l’inizio del Giubileo, Monsignor Marrucci ha invitato ad affidarsi alla Vergine "perché possiamo essere
padri e madri, possiamo essere tempio consacrato dalla presenza di Dio, possiamo essere anche noi canale, sorgente, per portare Cristo a tutti".
L’immagine della Madonna del Rosario è stata accolta nelle due città dalla comunità che si è riunita ad attenderla per portarla in processione all’interno delle chiese.
Subito dopo, introducendo le celebrazioni eucaristiche, è stato Monsignor Francesco Paolo Soprano, responsabile della Missione mariana di Pompei, a spiegare il significato di questa settimana di culto alla Vergine.
Dopo aver ascoltato il Vangelo di Luca che narra della visita di Maria alla cugina Elisabetta e il racconto del quadro portato a Pompei dal Beato Bartolo Longo, Monsignor Soprano ha spiegato il significato del pellegrinaggio della sacra immagine. "I testi – ha detto il sacerdote – ci parlano di due viaggi fatti da Maria. C’è un terzo brano, non scritto, quello che stiamo vivendo, il viaggio di Maria in questa diocesi, la visita della Madre del Signore a questa comunità cristiana che si apre per accoglierla".
Nell’incontro con la cugina Elisabetta, ha spiegato Soprano, "ciò che colpisce è la gioia di Giovanni
che danza nel grembo della madre Elisabetta: lui è il novello Davide che gioisce davanti all’arca della nuova alleanza.
È tutto Israele che danza nella gioia perché Dio visita il suo popolo. L’inizio di un nuovo cammino per la nuova umanità".
Anche nella visita a Pompei, la Madonna "ha fatto rinascere una nuova umanità, una cittadella dell’amore, in una terra dimenticata, che per millenni è stata sepolta dalla polvere, dopo la distruzione dovuta alla furia del Vesuvio".
Per Monsignor Soprano "oggi viviamo questa esperienza perché deve rinascere qualcosa di nuovo, dobbiamo riscoprire la speranza: è tutto questo mettendoci in ascolto della parola di Dio e nella preghiera".
(Autore: Alberto Colaiacomo)

"2015 La Regina di Pompei si reca a:
Mondragone (CE)

03-06 Dicembre 2015 - Parrocchia: "San Nicola" Parroco: Don Ferdinando Iannotta
La Parrocchia di San Nicola a Mondragone, nella provincia di Caserta, ha accolto la Madonna pellegrina dal 3 al 6 dicembre 2015.
Maria Santissima è arrivata in città durante giorni speciali dedicati alla prima festa della luce, organizzata dalla comunità parrocchiale, guidata da don Fernando Iannotta.

A ben vedere la Vergine ha un legame profondo con la luce, anzi ne è Madre perché Madre di Cristo, luce che non ha fine e non ha limite alcuno, né di spazio né di tempo.
A lei, accolta giovedì 3 al Palazzo ducale, la città, attraverso il sindaco, il dottor Giovanni Schiappa, ha affidato le sue chiavi durante la celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo.
Un gesto simbolico, ma anche sostanziale, il cui senso è spiegato anche dal passaggio dell’Icona di Maria per le strade cittadine, in processione, nel pomeriggio dell’accoglienza.
Maria esce dal suo tempio e scende in strada, è lì e si pone accanto ad ognuno, nell’ascolto e nella condivisione delle esistenze, sempre prese tra la gioia e il dolore.
Nei giorni di missione, i devoti di Mondragone si riuniscono intorno alla Mensa Eucaristica e partecipano numerosi alle celebrazioni, presiedute – tra gli altri – dal Vescovo di Teggiano-Policastro Monsignor Antonio De Luca e dal Vescovo di Sessa Aurunca Monsignor Orazio Francesco Piazza.
Tanti recitano ogni sera il Santo Rosario e pregano soprattutto per i giovani e le famiglie, anche attraverso la celebra orazione della Supplica, composta dal Beato Bartolo Longo. Tra i momenti
più significativi la visita di Maria alle scuole, la veglia del Rosario di sabato 5, ancora la processione della sera di domenica6.
Nel programma non sono mancati i momenti di festa e condivisione: il concerto gospel del gruppo The voice of freedom, lo spettacolo teatrale "Romeo e Giulietta" rappresentano dalla compagnia "Biscroma", i mercatini natalizi con degustazioni culinarie.
Tutto è ispirato allo spirito dello stare insieme e del gioire insieme, in famiglia. Due invece gli incontri di approfondimento: la proiezione del filmato "Pompei Valle dei miracoli", che racconta la storia del Beato e del Santuario, e la presentazione dell’opera delle Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe, a sessant’anni dalla fondazione del loro Istituto.

(Autore: Michele Cantisani)

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